Sono state riportate alla luce quattro delle otto mummie che erano state murate nei locali della vecchia sagrestia. Attualmente si trovano nel Museo, sotto delle teche che le proteggono.
All'interno troviamo la Cappella di Nostra Signora di Sant'Eusebio, detta anche Cappella della Madonna Nera per la presenza di una statua della Madonna di colore nero, in cedro del Libano e alta 1,55m
Qui ci fu il miracolo eucaristico di Mogoro. Due ostie consacrate lasciate cadere da due peccatori avrebbero lasciato un'impronta indelebile. Visibile tutt'oggi la pietra conservata in un reliquiario.
La chiesetta settecentesca di San Salvatore è costruita sopra un tempio ipogeico. Usato come luogo sacro già dal neolitico, in epoca dei nuraghi vi fu scavato un pozzo sacro per il culto dell'acqua.
Il sito si compone di varie parti ma la struttura più conosciuta e studiata è il Pozzo di "Santa Cristina", un Pozzo sacro risalente all'età nuragica, come il resto del complesso.
Una lunga colonna alta 38 metri (unisce la volta con la base della grotta) che ha pochi rivali in Europa e nel mondo. E' il fiore all'occhiello di questa grotta.
Considerata l’unico esempio di ziqqurat dell’intera Europa, l'area sacra è impreziosita dalla presenza del menhir e da un altare sacrificale, oltre che da un omphalos o pietra rotonda.
Sotto al tetto in alto a sinistra, è presente il simbolo del "Sator" murato, nella parete esterna.
"Però che come sulla cerchia tonda Montereggion di torri si corona,così ('n) la proda che 'l pozzo circonda torreggiavan di mezza la personali orribili giganti, [...]" (Inferno, Canto XXXI, 40/44)
Noto anche come museo delle streghe, l'aspetto più suggestivo e caratteristico è infatti proprio quello legato alla stregoneria e alle arti “magiche”.
Presenta un notevole architrave dotato di raffigurazioni di animali fantastici dal significato misterioso. Spicca per singolarità e stranezza la figura di un asino che suona una sorta di arpa antica.
Si dice che la Guardiola sia infestata dallo spettro di Ottobono Terzi, signorotto locale. Il suo spirito apparirebbe vestito di armatura e vincolato da pesanti catene.
Un Duomo che sembra una fortezza, custodisce una misteriosa epigrafe e simbologie arcane.
Una porta nel fianco sinistro conduce nella cappella di S. Maria Nera, riproduzione seicentesca della Santa Casa di Loreto. Qui si venera una Madonna Nera in cedro del Libano.
Collocato all'entrata laterale sotto l'arcata più piccola troviamo una figura di un labirinto mentre all'interno c'è il Volto Santo ,un crocifisso in legno che raffigurerebbe il vero volto di Gesù.
Il fatto di non avere sbocchi, perchè gli edifici non sono divisi da vie, crea un'acustica particolare, il suono resta infatti catturato nell'ellisse senza che possa fuggire via.
La sua particolarità è data dalla presenza in cima di due secolari piante di leccio che è possibile notare anche da lontano, come un piccolo eden in cima al mondo.
Pare che chi immerga il capo nel laghetto possa vedere il volto di Lucida Mansi, una nobildonna che vendette l'anima al Diavolo, il quale la caricò su una carrozza infuocata e la gettò in questo lago.
Bellissimo, la leggenda vuole che sia stato costruito dal diavolo in cambio di un'anima umana. I paesani lo hanno invece truffato facendogli prendere l'anima di un cane. Read more.
Nel bosco ci sono i resti di questo vecchio borgo disabitato che conserva intatto il suo fascino con i ruderi ben conservati delle case in pietra, delle vie lastricate e di un’antica Cappellina Votiva
Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre, il fantasma del Rosso della Paola, torna a farsi sentire tra queste mura con colpi che risuonano nei piani superiori, sfortunatamente non visitabili.
Grotte, teatri ricavati da siepi di bosso, statue rappresentanti esseri mitologici, satiri, figure femminili e labirinti fiabeschi fanno di questo uno dei più suggestivi giardini d'Italia.
I frati di S. Jacopo d’Altopascio furono conosciuti come i Cavalieri del Tau, forse il primo e più antico degli ordini religioso-cavallereschi, seguito dagli ospedalieri, dai templari e dai teutonici.
Edificata nell’anno 873 circa, sulla sua facciata emergono una serie di simboli molto antichi e di strana disposizione.
Ritrovato casualmente in seguito ad alcuni lavori nella zona dell'altare, ora protetto da una lastra di vetro, c'è un Sator Circolare inscritto in un quadrato, disposto secondo i punti cardinali.
Edificata come convento cappuccino, ora è una villa disabitata che manifesta le crudeli devastazioni del tempo e l’incuria degli uomini. E' nota per storie di fantasmi e un'atmosfera che incute timore
Molti affermano di aver visto più volte il fantasma di un amico del famoso duca d'Alba passeggiare nel giardino
La Fontana del Frejus è indicata dagli esoteristi come il cuore nero della città. La leggenda dice che all'interno si trovi la porta d'entrata dell’inferno.
La Fontana Angelica rappresenta la soglia invalicabile per i profani, oltre la quale si accede in una dimensione sconosciuta, sulle terre popolate da mostri, al di là delle colonne d'Ercole.
All'interno è possibile trovare molte statue, papiri, rilievi provenienti dall'Egitto, ma merita in particolar modo attenzione il Libro dei Morti al quale è dedicata un'intera parete.
Dai sotterranei di Palazzo Madama si accedeva alle Grotte Alchemiche, notevoli luoghi di potere all'incrocio di importanti linee telluriche e geomantiche frequentate già dal medioevo.
Al centro del cortile si trova la celebre fontana del melograno, interamente in ferro battuto. Secondo una leggenda, nelle notti di luna apparirebbe il fantasma della contessa Bianca Maria di Challant
Questa è la famosa "Villa del bambino urlante" utilizzata da Dario Argento per uno dei suoi più grandi capolavori: Profondo rosso.
Si dice che la statua che sorregge un calice situata su un alto basamento sul lato sinistro della chiesa guardi in un ipotetico punto in cui potrebbe essere stato nascosto il Graal.
Costruito dall'ordine dei Templari, fu teatro di feroci battaglie e atti di sangue, ma ciò che rende veramente celebre questo maniero sono senza dubbio gli spettri che lo infestano.
Qui il caso del fantasma del “murato vivo”, del quale furono sentite strazianti urla nel castello, soprattutto nelle notti di luna, tali da alimentare fantasie popolari e leggenda.
Chiamato dagli abitanti del luogo "Tomba d'Uriezzo", è il più spettacolare degli Orridi di Uriezzo, profonde incisioni scavate nella roccia.
Si narra che nelle giornate in cui la nebbia è particolarmente fitta sul lago, sia possibile scorgere un veliero fantasma che veleggia attorno al castello reclamando l’antico tesoro sommerso.
La leggenda racconta che lo spirito della regina Teodolinda nelle notti di luna nuova vaghi nel castello, fra corridoi e sale, nell’atmosfera tranquilla.
Come le piramidi d'Egitto, queste tre piramidi di roccia calcarea nel Parco del Curone, ormai ricoperte di erba e di terra, sono posizionate esattamente come le tre stelle della cintura di Orione.
Meta incessante di pellegrinaggi in seguito ad un ciclo di apparizioni mariane avvenuto nel maggio del 1944.
Appeso al soffitto dell’abside ligneo c’è una gigantesco osso ricurvo lungo 2,60m Si tratterebbe di una costola del leggendario drago Tarantasio del lago Gerundo.
Simbologie care all'alchimia e all'ermetismo rinascimentali, come le Tarsie del Coro, un importante complesso di settanta intarsi lignei a formare un itinerario iniziatico unico al mondo.
Quello che aleggia attorno a Grazzano Visconti e che si muove tra il parco ed il castello è il fantasma buono di una dama, Aloisa, diventata nel tempo la protettrice degli innamorati.
Leggenda narra che questa porta, un tempo divisoria tra Seriate e Bergamo, venne edificata dal diavolo stesso in una sola notte e in caso di pioggia si poteva infatti sentire un forte odore di zolfo.
Il fantasma di Rosania, signora del castello, murata viva dal marito per via del suo tradimento, si aggirerebbe ancora oggi nel castello emettendo lamenti nelle notti di tempesta.
Voci affermano che in questo maniero vaghi lo spettro di un gentiluomo del 1500, dal volto pallidissimo e un'aria malinconica e sofferente.
Sentendo scricchiolare i mobili possiamo percepire la presenza del fantasma di Cassandra, o "Donna Cenerina" per i capelli biondo cenere. Nella Galleria degli Antenati si può ammirare un suo ritratto.
Sul lato occidentale della torre è presente la fontana della Pallata, detta anche fontana esoterica per via delle simbologie rappresentate.
Si dice che vaghi per le stanze il fantasma di Fata Bema, una dolce fanciulla che ritorna in cerca del suo amato. Nei sotterranei del castello è ancora conservato il corpo mummificato.
Nella Stanza dei Giganti si può sperimentare una strano eco: le parole pronunciate a bassa voce da una persona in un angolo della stanza vengono udite distintamente da chi si trova nell’angolo opposto
Qui si trova la tomba di San Longino, cioè del centurione che secondo la tradizione trafisse il costato di Cristo con la lancia, e anche i Sacri Vasi che, si dice, contengono il sangue di Cristo.
Al suo interno è ospitato un oggetto straordinario, opera di un geniale inventore, Giuseppe Zamboni, che visse a Verona nel Secolo XIX. Si tratta dell’orologio elettrico perpetuo.
Il palazzo è noto per i processi alle streghe (1647-1717). La sala del giudizio, dove si tennero i processi, fu poi adibita a salone per concerti. Mozart pare ne fosse rimasto entusiasta dall'acustica
La strada d'ingresso a Montagnaga provenendo da Baselga dà origine ad un fenomeno ottico bizzarro: la strada infatti appare a prima vista in salita verso il paese, mentre in realtà è in discesa.
Strettamente legato alla presenza templare, è il famoso SATOR circolare, unico nel suo genere: si trova sul lato occidentale del chiostro, sulla destra per chi entra dal corridoio d'ingresso.
Si narra che un carrettiere passando là vicino in una fredda serata d'inverno, lanciò contro la Vergine un sasso. Questo per prodigio si conficcò nel muro e da allora non è stato più tolto.
La strada crea un'illusione ottica per cui l'influenza dell'attrazione gravitazionale sembra paradossalmente invertirsi.
Nei giardini di Piazza Vittorio troviamo la Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, ricca di simbologie legate all'alchima e al segreto della pietra filosofale.
Annesso alla chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, il museo è una collezione di cimeli e documenti autentici riguardanti i tentativi dei defunti che sarebbero in purgatorio di comunicare con i vivi.
Nel Museo degli Orrori di Dario Argento, nei sotterranei del negozio, sono esposti al pubblico, in alcune celle sinistramente oscure, alcuni dei materiali originali usati dal regista nei suoi film.
E' un'architettura funebre di Roma Antica, il cui nome popolare deriva dalla forma del rudere che con il crollo della facciata ha preso la curiosa forma di una monumentale cattedra del tipo vescovile.
Una piccola statua raffigurante la Madonna avrebbe per quattordici volte prodotto lacrime di sangue. La statuetta, custodita in una teca nella parrocchia, è esposta alla venerazione dei fedeli.
In una cripta sotto la chiesa di S. Stefano sono esposti corpi che, per uno stranissimo fenomeno fisico-chimico prodotto da microrganismi presenti nel terreno, sono mummificati naturalmente.
Tra i più antichi boschi esistenti al mondo (3 milioni di anni fa, fine Cenozoico). Gli alberi rimasti sono ora fossilizzati ancora in posizione verticale, con la struttura lignea pressoché inalterata
In un'ala della basilica si conserva il roseto nel quale, si racconta, San Francesco si gettò per vincere la suggestione diabolica. Da quel momento le rose, a confermare la leggenda, non hanno spine.
Nel dipinto di Ventura Salimbeni "Esaltazione dell'Eucaristia" compare un grosso oggetto rotondo per molti inspiegabile in quell'epoca perché assomiglierebbe a un satellite artificiale con antenne.
All'interno della chiesa si conserva, dentro una teca, una modesta pietra di calcare, su cui Sant'Agata, lasciando Palermo, vi poggio il piede e lasciò impressa l’orma del sandalo.
Tra le salme è particolarmente nota quella di Rosalia Lombardo in fondo al primo corridoio, sulla sinistra. La bambina appare intatta, tanto da meritare il soprannome di “Bella Addormentata".
Sembra che accada un fatto inspiegabile: al cadavere della suora Eustochia Calafato morta del 1491 crescono le unghie e i capelli, che ogni anno, nel giorno dedicato a lei, le vengono tagliati.
Una leggenda racconta che una fata avrebbe dovuto scagliare questa enorme pietra sulla città di Serrata per punirne la cattiveria degli abitanti, ma venne convinta dalla Madonna a desistere.
Qui si trova il Quadro Divino, una tela raffigurante la Madonna posto in alto al di sopra dell'altare maggiore, che, secondo la tradizione, si rinvenne già dipinto e messo a posto da "mano angelica".
Arroccato su di un aspro colle roccioso nella valle del mingardo, in territorio cilentano, questo borgo medievale è in realtà un paese fantasma, disabitato ormai da oltre un secolo…
Pare che questo castello baronale conservi alcuni segreti che non tutti conoscono, ad esempio che nel fondo dei suoi pozzi trovino rifugio centinaia di serpenti.
L’alone di mistero che circonda la rocca è dovuto alla triste storia della duchessa di Amalfi, Giovanna d’Aragona che qui fu rinchiusa e uccisa insieme ai suoi figli.
Chiamato anche Ponti del Diavolo si dice che fosse stato costruito in una notte con l'aiuto dei demoni. Avventurarsi sotto gli archi di notte porterebbe all'incontro con diavoli e spiriti maligni.
La leggenda racconta che Virgilio avrebbe nascosto un uovo magico in un punto segreto del castello. Se però l'uovo fosse stato trovato e rotto, il forte sarebbe venuto giù come un castello di carte.
le Macchine Anatomiche, due corpi umani, un uomo e una donna, trattati con un procedimento alchemico ancora sconosciuto che ne ha "metallizzato" i vasi sanguigni rendendoli immuni alla decomposizione.
La chiesa ospita due volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.
Secondo alcuni studiosi, la chiesa fu precedentemente una domus templare. Numerosa infatti la simbologia riscontrabile all'interno del Santuario.
Si racconta di una giovane donna moglie del signore del castello che fu vista dal consorte librarsi in volo una notte dopo essersi unta di una sostanza simile alla sugna.
Meta di pellegrinaggio per via della presunta apparizione del Gesù Bambino ad una bambina, Giuseppina Norcia, avvenuta nel 1947.
La leggenda popolare vuole che durante alcune ore del giorno e della notte si sentano le urla strazianti della Marchesa Longhi che chiama suo figlio morto probabilmente avvelenato dalle sette sorelle.
Il miracolo è avvenuto intorno all'anno 700 mentre un sacerdote celebrava la messa; l'ostia e il vino consacrati si sarebbero trasformati in carne e sangue.
La cappelletta conservata all'interno apparve miracolosamente nel XI secolo come caduta dal cielo, adagiata sul terreno, senza le fondamenta.
