Al civico 19 il 25/8/1880 nacque Guillaume Apollinaire. L'infanzia romana del poeta fu quella di un bambino di strada cresciuto senza padre nel quartiere delle bische e dei bordelli. Read more.
Il quartiere di Monicelli. Se insistete per saperne di più, qualcuno vi dirà che non c'è molto da raccontare perché a Monti tutti sapevano che a Monicelli non bisognava rompergli troppo le scatole. Read more.
7/9/43: Carlo Lizzani con altri gruppi antifascisti scrissero sui muri a vernice rossa "Viva il 7 novembre" "viva Rosa Luxemburg" e "Viva Karl Liebknecht" come atto per ricordare i comunisti tedeschi. Read more.
Abitava in questa via il regista Mario Monicelli, il ribelle che odiava la retorica, che alle scene madri preferiva le "scene figlie" e che è stato socialista fino a Craxi. Read more.
In questa via il regista Monicelli andava dal barbiere Adriano e da Piero, il macellaio comunista, detto Pol Pet. Non amava essere riconosciuto perché la sua era una presenza quotidiana e garbata. Read more.
Qui affluivano molte delle carovane che arrivavano a Roma nel '600. Dal 2001 questa strada è stata scelta per ospitare la targa che ricorda "rom, sinti e camminanti" sterminati nei lager. Read more.
Proprio qui nel 1982 Roberto Perciballi fondò i Bloody Riot, prima formazione punk romana a incidere un disco (l'EP omonimo con quattro brani). Read more.
“Nessun’altra statua ha mai prodotto in me impressione più forte” scrive Freud ne Il Mosè di Michelangelo quando, nel 9/12, prese l'abitudine di recarsi ogni giorno in questa magnifica chiesa. Read more.