“Mano inesperta non mi toccare”: al massimo sbirciate dal terzo piano sulla grandezza del teatro.
Perdersi nei corridoi è facile, come scorgere Leonardo o Bramantino, Canaletto o Michelangelo.
Un grande regalo per la città e per il turismo culturale, su cui Milano dovrebbe iniziare a far leva.
Recentemente, a un aperitivo, l’ho sentita definire come “la torre all’interno del Just Cavalli”. Brividi.
Il “grattacielo delle giarrettiere": brutalista, razionalista, neoliberty. Dicono sia in vendita.
Ospita una sezione dedicata alla Milano antica, tre sale storiche e un percorso tematico temporaneo.
Campi da calcetto e basket, biblioteca fornitissima. La villa sta cadendo a pezzi.
Se mai mi capiterà di avere un nipotino, questo è il primo museo dove lo porterò a farsi un giro.
È il locale estivo per eccellenza: tra una partita a ping pong e una a calcio balilla, si passa dai concerti di metal ai dj set drum'n'bass ed electro.
Sci nautico, canottaggio, nuoto, barca a vela, wind surf... Non per niente, è il mare dei milanesi.
Frisbee, tiro con l’arco, ping pong, basket, calcetto, pallavolo, boomerang. Per rifocillarsi, grigliate e anguriate.
Il parco lungo il fiume dei veleni: i pesci muoiono, le anatre pure. Si salva solo lo skatepark.
Mamme bene, bambini bene, chioschi del latte, topi (c’era una volta lo zoo).
Uno scrigno delle fiabe di zucchero giallo, dotato di giardino all'inglese per solo bimbi accompagnati.
Il parco industriale dell'ex Breda illuminato con neon rossi ospita concerti per tutto agosto e a seguire dj set di deflusso.
Il mercoledì c'è la storica Dark Night con concerti per emo e darkettoni, il giovedì tango con esibizioni e balli, il venerdì serata etero friendlly con commerciale e elettronica e al sabato anni 80.
Uno dei pochi lasciti dell’Expo del 1902. I pesci sono soprattutto d’acqua dolce.
Studentesse in bikini, partite di frisbee e giovani avvocati in pausa pranzo.
Se vedete in giro Dan Brown che prende appunti, immobilizzatelo e chiamate gli agenti di pubblica sicurezza.
